
Il Modello 3 C ha al centro il costrutto della “Hardiness” (Kobasa, Maddi, Kahn, 1982), traducibile con “robustezza psicologica”. Si tratta della misura in cui le persone pensano di essere in grado di affrontare situazioni stressanti e di ridurre l’impatto dello stress, anche di quote importanti di stress, grazie alla loro capacità di impegnarsi in prima persona in compiti specifici, circoscritti e gestibili, che affrontano gli eventi o le situazione stressanti, e quindi si sentono in grado di controllarli e di avere le capacità necessarie a sfidare il problema.
Le tre componenti del modello 3 C possono essere descritte con poche parole, in termini chiari per aiutare gli operatori sanitari a riconoscerle in sé stessi e a rafforzarle.
Commitment (Impegno) : → L’impegno riguarda la nostra capacità di coinvolgerci attivamente, in prima persona, in compiti realisticamente affrontabili con le nostre competenze e nel nostro ruolo, che hanno effetti, anche piccoli ma positivi, nel gestire o risolvere il problema. Una possibile concatenazione di pensieri che, se attivati, portano all’impegno è “Io conto, sono importante per la mia famiglia; la mia famiglia è importante per me; la mia vita è importante per la mia famiglia; e il mio lavoro per gli altri o quello che posso fare per loro è importante, quindi… Io conto ….” La consapevolezza del nostro valore e del nostro significato per gli altri ci spinge all’impegno e ci aiuta ad affrontare la situazione problematica.
Control (Controllo) :→ L’impegno e la consapevolezza di poter fare qualcosa rafforzano la sensazione di controllo. Anche se a tutti capita di sentire, o temere, o credere di non avere controllo sul problema che si deve affrontare, lo scoraggiamento e la rinuncia non ci aiutano. Invece ci farà star meglio sentire che abbiamo un qualche controllo, almeno su alcuni aspetti del problema. La vulnerabilità e la morte sono parte della condizione umana, e dobbiamo accettarle. Ma finché in vita, non siamo mai del tutto impotenti. Una volta compreso il problema nei giusti termini, avremo sempre delle risorse e delle capacità per affrontare anche le difficoltà più grandi.
Challenge (Sfida) : → L’impegno e il senso di controllo, la convinzione di poter fare qualcosa, preludono alla terza componente della robustezza psicologica: la capacità di sentire che il problema o la difficoltà sono una sfida alle nostre capacità, una sfida che possiamo accettare e vincere, sicuri che supereremo la crisi e che, anche se ci saranno perdite e costi da pagare, saremo arricchiti dall’esperienza, sia dagli aspetti negativi che ci colpiscono, sia da quelli positivi che sapremo riconoscere. Consapevoli che ogni problema e ogni crisi è anche un’occasione, una possibilità di crescita e di miglioramento. Accettare la sfida attiva la capacità, che tutti abbiamo, di lottare contro pericoli e avversità, tanto più efficacemente quanto più siamo capaci di valutare realisticamente le nostre risorse e le possibilità di affrontare le situazioni. L’impegno in una sfida non va confuso con l’arroganza, con la presupponenza irrealistica, né con l’onnipotenza. Invece occorre riconoscere e rivalutare attentamente le risorse che possiamo mettere in campo per riprendere il controllo e superare le difficoltà.
C'è sempre da guadagnare dall’affrontare e superare le crisi, anche quelle che avremmo preferito ci fossero risparmiate. Cresceremo, aumenteremo l’esperienza e la saggezza, diventeremo più forti e questo ci aiuterà sia ad affrontare costruttivamente altre situazioni problematiche, sia ad aiutare altri a farlo.
Per essere pratici, ecco sei indicazioni basate sul Modello 3 C, semplici ma non per questo banali, per rafforzare l’impegno ad affrontare la crisi in corso, per mantenere il controllo sulle avversità, e per accettare le sfide che l’epidemia ci impone.
- Pensi ai familiari e gli amici che apprezzano il suo impegno e che la supporteranno, li contatti e comunichi con loro.
- Individui i colleghi che possono comprendere la sua situazione, che affrontano problemi simili o più difficili, li contatti e si consulti con loro, oppure rifletta su come loro hanno affrontato o affronterebbero il problema.
- Anche se il problema è nuovo, pensi ai problemi analoghi o difficili che nel passato lei ha risolto o superato.
- Se un problema le sembra troppo grande, proceda per passi, lo scomponga in problemi più piccoli e da lei risolvibili.
- Pensi che questi sono tempi difficili ma che superarli la renderà più forte.
- Ricordi a se stessa/o che sfidare le avversità può essere difficile e fonte di sofferenze, ma ci consente di migliorare le nostre capacità individuali e collettive, rafforza legami e valori importanti, e restituisce a noi e agli altri una rinnovata immagine positiva di noi stessi.
Le indicazioni per rafforzare la resistenza allo stress presuppongono e sono da integrare con l’attenzione a non trascurarsi, a non affrontare una situazione di crisi evidentemente lunga e piena di incertezze, spendendo subito tutte le proprie risorse, come se si trattasse di una breve corsa da scattista: l’emergenza CoVID-19 è e sarà ben più lunga di una maratona.
Per questo il programma SC4C comprende, oltre all’ascolto in emergenza e alle sessioni di consulenza, il supporto informativo di questa e di altre schede. Sono state redatte e pubblicate perché gli operatori sanitari le leggano e le usino come strumento per proteggere, giorno per giorno, la propria forma fisica e mentale, facendo esercizio fisico, alimentandosi bene, recuperando le energie spese, dormendo e conoscendo delle semplici tecniche psicologiche per affrontare eventuali preoccupazioni e angosce rilassando mente e corpo, gestendo i pensieri negativi e i comportamenti disadattivi, e diversi aspetti dello stress.
Aprile 2020 A.M. Giannini e C. Violani